Bambini che giocano. Author and Copyright Marco Ramerini
Bambini che giocano. Author and Copyright Marco Ramerini

Come curare il raffreddore nei bambini

Il raffreddore nei bambini arriva sempre puntuale: aprono le scuole e subito il nasino inizia a colare, poi inizia il mal di gola e si finisce con la tosse, questi sono i sintomi di una probabile e prossima influenza, allora come fare a curare il raffreddore nei bambini?. Il raffreddore è un virus e la sua presenza non è collegata strettamente ai periodi invernali, come la parola lascerebbe pensare, ma ad ambienti molto umidi le cui temperature sono piuttosto alte, intorno a 33° C,  per questo la sua diffusione è concentrata soprattutto in ambienti chiusi, come le scuole per esempio.

Basta un semplice starnuto per venire contagiati, infatti il virus del raffreddore si diffonde nell’aria attraverso l’espulsione delle goccioline di Flugge, costituite dai batteri, muco,  responsabili dell’infezione, i quali possono raggiungere una velocità di 150 Km orari e diffondersi nell’aria. Questo, non è altro che una reazione che il nostro organismo produce in vista dell’entrata nella cavità nasale, del virus del raffreddore, in quanto ha ricevuto il segnale dell’entrata di sostanze irritanti e con il meccanismo dello starnuto cerca di sbarazzarsene. Ricordiamo però che uno starnuto può essere causato anche dalla presenza di sostanze, chiamate allergeni, come la polvere, con cui la persona viene a contatto, scatenando allergie agli acari, ai pollini etc.

Una regola importante da trasmettere ai nostri bambini è quella di coprire la bocca con un fazzoletto o con le mani quando si starnuta, evitando la dispersione del virus nell’aria ( avendo l’accortezza di lavarsi le mani dopo ).

Altra regola, forse la più importante, per evitare il contagio del raffreddore,  consiste nella pulizia delle mani con acqua e sapone: lavarsi le mani, spesso,  specie prima di mangiare è importantissimo, dato  che le mani vengono portate con estrema facilità alla bocca e quindi  ad una diffusione facilitata del virus. Dobbiamo sapere che il contagio si trasmette anche attraverso gli oggetti, i giochi con i quali i bambini vengono a contatto durante l’orario scolastico, quindi  se un oggetto o gioco viene toccato da un bimbo che ha raffreddore e poi lo passa ad un bambino sano, questi avrà quasi la certezza di essere contagiato, se non  provvederà ad una pulizia accurata delle mani, dato che il passaggio mani bocca è inevitabile, specie tra i bambini piccoli.  Tutti sappiamo come i nostri piccoli,  non amino particolarmente lavarsi le mani, ma la pulizia è un’arma importante per evitare il contagio e bisogna educarli sin da piccoli a questa fondamentale norma igienica.

La parte che viene interessata, nella prima fase del virus, è proprio il naso: il bambino ha il nasino che gocciola, questo non è altro che una reazione all’organismo, il quale attraverso la produzione di muco liquido cerca di espellere il virus al’esterno, molto importante, insegnare al bambino  a soffiarsi bene il naso. Ma  il sintomo del raffreddore che irrita per la maggiore il bambino è la presenza del naso chiuso, la difficoltà a respirare bene e ad addormentasi, provocando forte nervosismo.

COME CURARE IL RAFFREDDORE: QUALI SONO I RIMEDI NATURALI PER COMBATTERE IL RAFFREDDORE?

Non esiste un rimedio risolutivo per il raffreddore, in quanto deve fare il suo corso, ma ci sono accorgimenti che possono aiutare in maniera efficace ad attenuare i sintomi fastidiosi, come appunto il naso chiuso.

TENERE PULITO  IL NASO

E’ fondamentale tenere pulito il nasino dei bambini: per i più piccoli fino a 1 -2 anni è preferibile il lavaggio con acqua fisiologica, usando una siringa senza ago. Si adagia  il  bambino su un lato e si spruzza l’acqua fisiologica, con l’aiuto della siringa,  in una narice che di conseguenza uscirà da quella opposta, si continua così anche per l’altra narice. Questa pratica è fondamentale specie nei lattati, prima della poppata per aiutarli nella suzione e prima del sonnellino. Un consiglio che mi sento di dare alle mamme riguarda l’acquisto dell’acqua fisiologica: evitate di acquistare le fialette di marca, che sono costose, ma  preferite il boccione  in vetro che è più economico: ogni farmacia lo possiede e il risultato è lo stesso ( è sempre una soluzione salina ovviamente diluita ). Specie nei lattanti può essere valido anche l’uso dell’ aspiratore, cioè un meccanismo semplicissimo che ha lo scopo di levare il muco abbondante, dal naso, attraverso l’aspirazione tramite beccuccio che viene posizionato all’interno della narice del bimbo, la mamma non dovrà fare altro che aspirare l’abbondante secrezione,  che si depositerà all’interno del beccuccio.  Questo metodo è molto efficace quando i bambini sono molto piccoli e non sono in grado i soffiarsi il naso in maniera autonoma.

Quando il bambino è più grandicello molto efficace è l’uso del Rinowasch, un oggetto da usare insieme alla macchinetta dell’aerosol: una specie di doccia nasale,  con acqua fisiologica ipertonica ( disponibile sono in fialette ) che ha lo scopo di pulire e sciogliere il muco, interessando le vie aeree superiori, quindi il naso e la gola. E’ una metodo molto efficace e soprattutto non produce nervosismo al bambino, in quanto non è invasivo come può essere il lavaggio con la siringa.

Limoni. Autore Daniella Segura. Licensed under the Creative Commons Attribution

Limoni. Autore Daniella Segura

BERE LIQUIDI

Molto importante è bere molti liquidi, acqua o tisane ogni ora circa, questo aiuta a umidificare le fosse nasali che sono infiammate e a sciogliere ed espellere il muco. Soprattutto bere succo di limone con acqua tiepida, è ricco di Vitamina C e un antibatterico naturale  che protegge anche dal mal di gola.

ALIMENTAZIONE NUTRIENTE

Solitamente, quando si ha il raffreddore, viene meno anche l’appetito ed è importante prediligere alimenti ricchi di Vitamina C, minestre di verdure,  verdure cotte al vapore, brodo di pollo,  carni bianche ai ferri, ma soprattutto frutta fresca, arance, limoni, Kiwi. Da evitare il consumo di latticini, in quanto hanno la capacità di stimolare la produzione di muco e catarro.

SUFFUMIGI CON ACQUA E BICARBONATO

E’ un metodo  che aiuta in maniera efficace a stasare il naso chiuso, per i bambini più grandi,  attraverso l’aspirazione di vapore. Si fa bollire un pentolino di acqua, poi si aggiungono 2 cucchiai circa di bicarbonato. Si adagia il pentolino, dentro un’altra pentola, così da evitare che il bambino  possa bruciarsi, con la vostra presenza, posizionate il bambino sopra la pentola, coprire il suo capo con asciugamano e fate respirare il vapore, per circa 5-10 minuti, fino a quando il naso non si sarà liberato. Mi raccomando la massima attenzione, proprio per la possibilità di un rischio di ustione,  per la possibilità di caduta acqua bollente sul bambino.

Bisogna rivolgersi immediatamente al pediatra, quando notate che il bambino respira affannosamente, fischia, ci potremmo, infatti,  trovare difronte ad una crisi di asma, il bambino non riesce a respirare bene oppure quando ha febbre e dolori alla gola ( presenza di placche ).

Ricordiamo che il virus del raffreddore qualora fosse accompagnato da infezioni batteriche, può sfociare in un otite, disturbo molto frequente tra i bambini piccoli, ai quali verrà somministrato un antibiotico se il dolore all’orecchio persiste da alcuni giorni. Altre complicazioni che possono venire fuori riguarda l’infiammazione ai bronchi e ai polmoni.

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