La spiaggia e il quartiere antico di Cefalù, Sicilia, Italia. Autore e Copyright Marco Ramerini
La spiaggia e il quartiere antico di Cefalù, Sicilia, Italia. Autore e Copyright Marco Ramerini

Itinerario in Sicilia: Tindari, Cefalù

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23 Aprile (quarto giorno)

Tindari – Cefalù.

Tempo sereno e temperatura molto piacevole.

Oggi la nostra meta è la cittadina di Cefalù. Da Tindari riprendiamo l’autostrada Palermo – Messina e in poco più di 1 ora (circa 140 km ) giungiamo a Cefalù, una bella e storica città di mare famosa per la sua maestosa cattedrale Normanna (XII secolo).

Ci fermiamo prima all’albergo, abbiamo prenotato l’Hotel Alberi Del Paradiso un ottimo quattro stelle situato in panoramica posizione con belle vedute sul centro storico di Cefalù.

Dedichiamo il pomeriggio alla visita della cittadina, il nostro itinerario parte da Piazza Cristoforo Colombo, nelle vicinanze della quale lasciamo l’auto, e proseguiamo a piedi lungo via Vittorio Emanuele, a metà di questa via si trova l’interessante lavatoio medievale (o arabo), più oltre è la Porta di Mare e poi la Piazza Marina con il piccolo porticciolo, bella è la spiaggetta del porto e molto caratteristiche sono le vie interne di Cefalù che ricordano i quartieri napoletani con i panni stesi alle finestre.

Cefalù, Sicilia, Italia. Autore e Copyright Marco Ramerini

Cattedrale, Cefalù, Sicilia, Italia. Autore e Copyright Marco Ramerini

Molti sono i localini dove ristorarsi mangiando qualcosa di buono. Sostiamo al Bastione di Marchiafava dov’è anche la piccola chiesa di San Giovanni. Poi imbocchiamo la via principale di Cefalù, Corso Ruggero, in breve giungiamo a quella che è la vera meraviglia di Cefalù, la Cattedrale Normanna. Questo edificio costruito a partire dal 1131 lascia davvero senza fiato, molto bello è il portale d’ingresso e le due enormi torri, nella piazza sono anche altri palazzi interessanti (il Palazzo Piraino, il Palazzo Vescovile ecc), ma la nostra attenzione è rivolta alla Cattedrale. L’interno è a tre navate, il mosaico del Cristo nell’abside ricorda quello di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna.

Dopo la visita alla Cattedrale in via Mandralisca è interessante la visita al Museo Mandralisca che raccoglie conchiglie, monete e pitture tra cui il famoso ritratto d’ignoto di Antonello da Messina. Quasi alla fine di Corso Ruggero si trova l’Osterio Magno, uno storico palazzo fortificato del XIV secolo.

Per chi avesse più tempo, da non mancare, ci hanno detto, è la salita alla Rocca da dove si gode di uno stupendo panorama.

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