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Gli elementi si uniscono tra loro dando origine sia a composti naturali ( presenti in natura ) che artificiali ( prodotti in laboratori) chiamati sintetici.
La composizione di un composto si esprime con una formula chimica, per esempio l’acqua, H2O equivale all’unione di due elementi ( idrogeno con 2 atomi e l’ossigeno con uno).
Come si può notare all’interno della formula c’è una proporzione definita 2:1 ( gli atomi di idrogeno sono il doppio di quelli dell’ossigeno).
Riepilogando la formula chimica è la rappresentazione simbolica degli elementi e della loro quantità in atomi.
I numerini in basso agli elementi si chiamano indici che rappresentano gli atomi presenti, se in basso ad un elemento non compare nessuno numero, il valore è sottinteso ed è sempre 1.
La formula chimica si distingue in forma bruta e formula di struttura.
Prediamo in esame la formula C02, questa è scritta in forma bruta perché possiamo evidenziare gli elementi e gli atomi che li compongono ma non spiega come gli atomi sono legati tra loro e come sono disposti nello spazio.
Mentre la formula di struttura spiega come questi atomi entrano in relazione in modo approfondito e come sono disposti nello spazio, in questo caso equivarrà a 0=C=0. Dalla formula di struttura possiamo vedere dove gli atomi si uniscono, in questo caso sono all’estremità del Carbonio e che tipo di legame possiedono.
Esistono poi formule più complesse come per esempio Al2(S04)3, in questo caso sia l’elemento S che 0 devono moltiplicarsi per 3, diventando Al (S3012 ).
Quando si parla di composti si parla anche di molecole che sono l’unione di due o più atomi di elementi differenti uniti tra loro. Facciamo un esempio C02 ( formula dell’anidride carbonica ) è dato dal Carbonio che ha un atomo e dall’Ossigeno che ne ha 2, quindi gli atomi del carbonio e quelli dell’ossigeno si uniscono tra loro anche se diversi.
I miscugli invece a differenza dei composti non hanno una composizione costante e quindi non c’è proporzione.
