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Piazza Venezia è una della piazze centrali di Roma, situata nel cuore della città, in passato era chiamata piazza della Fontana, su di essa si affacciano il Palazzo Venezia, il Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano) e l’Altare della Patria con il monumento al milite ignoto.
MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II E ALTARE DELLA PATRIA
Il monumento a Vittorio Emanuele II o Vittoriano, fu costruito tra il 1895 e il 1911 in onore di Vittorio Emanuele II, il primo re dell’Italia unita, il disegno della struttura, in stile neoclassico, fu eseguito da Giuseppe Sacconi e si ispira alle forme greche classiche.
Al centro della struttura è un imponente statua equestre del re Vittorio Emanuele II, opera dello scultore Enrico Chiaradia, sotto la statua del re si trova l’Altare della Patria che fu progettato dallo scultore Angelo Zanelli, all’interno dell’Altare è tumulato il Milite Ignoto, cioè la salma di un soldato italiano sconosciuto caduto durante la Prima Guerra Mondiale.
Un portico formato da 16 colonne domina l’intero complesso del Vittoriano, in corrispondenza di ogni colonna, nella parte sommitale si trovano le statue delle regioni (tra le regioni mancano: il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e il Molise, perché all’epoca della costruzione del monumento o non facevano parte dell’italia o non erano state ancora costituite) e delle città nobili d’Italia (Genova, Milano, Palermo, Firenze, Venezia, Napoli, Bologna, Ravenna, Torino, Ferrara, Pisa, Mantova, Amalfi, Urbino). All’interno della costruzione si trova il Sacrario delle Bandiere, un museo dedicato ai vessilli della Marina Militare Italiana.
PALAZZO VENEZIA
Palazzo Venezia o Palazzo Barbo è un antico palazzo costruito nella metà del XVI secolo, quando il Cardinale Paolo Barbo iniziò a lavorare alla costruzione della sua residenza incorporando nell’edificio una torre medievale. Dopo che il cardinale Barbo fu eletto Papa con il nome di Paolo II, il palazzo divenne il palazzo papale.
Nel 1564, il Papa Pio IV permise all’ambasciatore della Repubblica di Venezia di risiedere in un area del palazzo. Nel 1806 il palazzo divenne la sede dell’amministrazione francese su ordine di Napoleone.
L’edificio fu restaurato diverse volte nel XVIII e XIX secolo. Nel 1924 il palazzo divenne sede del museo d’arte e d’archeologia. Fu anche sede del governo fascista di Mussolini dal 1929 al 1944. Mussolini aveva i suoi uffici al primo piano del palazzo.
Oggi a Palazzo Venezia hanno sede la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, la più importante in Italia su queste materie, e il Museo nazionale di Palazzo Venezia, che ospita una collezione di dipinti, sculture, argenti, smalti, ecc. con opere di artisti del calibro di Gian Lorenzo Bernini, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico, Giorgione e Giotto.